15/09/2023

Pacchetto BEFIT: semplificazioni e novità fiscali per le PMI

La Commissione UE presenta il Pacchetto BEFIT: misure destinate alle PMI per consentire la semplificazione delle procedure e dei tempi di pagamento alle stesse. Al via numerose novità fiscali. Tra le proposte del nuovo quadro fiscale per la tassazione delle imprese, una soluzione unica per l’imposizione fiscale di quelle locate nel territorio dell’UE. Dunque, un codice normativo unico che consentirà un calcolo della base imponibile univoco, diminuendo anche i costi di conformità. Attualmente, una PMI sostiene un costo pari al 2,5% del fatturato per uniformarsi alle regole, come evidenziato da Paolo Gentiloni - Commissario all’Economia – che sottolinea come tali misure consentirebbero alle PMI con stabili organizzazioni in altri Stati membri di interagire con una sola amministrazione fiscale ossia quella della propria sede fiscale.

L’obiettivo è non solo la semplificazione delle regole ma anche incentivare l’espansione transfrontaliera delle PMI. Come esplicato da Gentiloni, le PMI che vi aderiranno, dovrebbero presentare una sola dichiarazione dei redditi all’amministrazione fiscale della loro sede centrale, che la condividerebbe con gli Stati membri in cui l’impresa ha stabili organizzazioni. Per quanto concerne i pagamenti, si ipotizza l’abrogazione della direttiva del 2011 sui ritardi, che sarebbe sostituita con un nuovo Regolamento. Lo stesso introdurrebbe un termine massimo di 30 giorni, garantendo il pagamento automatico degli interessi maturati e delle commissioni di compensazione.

Di conseguenza, si introdurrebbero nuove misure di esecuzione e di ricorso per tutelare le imprese dai cattivi pagatori. L’obiettivo è la semplificazione per cui si punta all’introduzione di uno sportello unico digitale entro fine anno che permetterà alle PMI di portare a termine le procedure amministrative in tutto il mercato unico senza dover presentare nuovamente i documenti. Di conseguenza, le procedure verranno digitalizzate il più possibile, è in programma, infatti, una semplificazione del documento A1 sui diritti di previdenza sociale.

Tra le proposte, un incremento degli investimenti per i vari programmi di finanziamento, attualmente sono previsti 200 miliardi rispetto al 2027. Sarà nominato un inviato per le PMI che sarà impegnato a difendere gli interessi delle stesse e a promuoverne l’internazionalizzazione. Spazio a iniziative di formazione di forza lavoro qualificata e sostegno alla crescita, mediante la modifica degli attuali parametri europei di definizione di PMI – fino a 250 dipendenti – in base ai quali è possibile partecipare a programmi incentivanti e bandi.
Fonte: © Team Formation – Riproduzione Riservata

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