03/03/2022

Le novità del Fondo Nuove Competenze

Con il decreto del commissario straordinario Anpal del 1° febbraio 2022 è stata comunicata la riapertura dell’istruttoria e della valutazione di tutte le istanze – presentate entro e non oltre il 30 giugno 2021 – di accesso al Fondo nuove competenze.

Nel 2021, con le risorse inizialmente a disposizione, sono state finanziate ben 6.710 aziende e, ad oggi, sono 7.513 le nuove aziende che hanno la possibilità di accedere al fondo.

L’articolo 88 del Decreto Rilancio – decreto legge n.34/2020 – ha introdotto il citato Fondo Nuove Competenze. Nel 2021 è terminata la prima sperimentazione, alla quale sono stati destinati 730 milioni di euro, di cui 230 a valere sul PON Spao. Alla fine del 2021, è stato delineato il quadro finanziario per dare seguito alla misura. Nel mese di settembre 2021, in seguito al via libera della Commissione Europea per la riprogrammazione del PON Spao correlata all’assegnazione delle risorse REAC-ELI, è stato stanziato 1 miliardo di euro ulteriore per gli interventi del FNC.

Durante il 2021 il numero di richieste presentate è stato largamente superiore alle risorse inizialmente disponibili e di conseguenza sono state autorizzate, nel medesimo anno, esclusivamente le istanze presentate in ordine cronologico, entro il 31 maggio 2021 poiché si è verificato l’esaurimento delle predette risorse. Alla luce del nuovo quadro finanziario, sono state riammesse tutte le domande inizialmente eccedenti, ai sensi del decreto del Commissario straordinario (DCS) del 1° febbraio 2022.

In totale, le domande ammesse ad istruttoria nel 2022, ammontano a circa 631 milioni di euro, di cui 31 derivanti da economie sulla prima assegnazione. Dunque, le risorse disponibili nel FNC sono pari ad 1 miliardo di euro. Inoltre, nel 2022 sarà possibile presentare nuove domande. A tal proposito, si attende un nuovo decreto interministeriale che, in conformità all’art.11-ter del decreto legge n.146/2021, potrà definire nuovamente:
• i limiti degli oneri finanziabili;
• le caratteristiche dei datori di lavoro che possono presentare la domanda, ponendo particolare attenzione a coloro che operano nei settori maggiormente interessati dalla transizione ecologica e digitale;
• le caratteristiche dei progetti formativi.

Il decreto del 1° febbraio 2022 modifica, significativamente, alcune disposizioni del decreto Direttoriale n.461/2020. Nel dettaglio, qualora si verifichi la sospensione dell’istanza:
• la durata massima del periodo di sospensione è fissata in 90 giorni di calendario, alla decorrenza di tale termine, l’istanza è rifiutata;
• per le istanze già ammesse a istruttoria e in stato di sospensione alla data di pubblicazione del decreto, il termine di 90 giorni decorre alla medesima data di pubblicazione.

Si evidenzia che i termini previsti per la realizzazione dei percorsi di sviluppo delle competenze possono essere prorogati, solo una volta, fino a 180 giorni dalla data di approvazione della domanda. Altresì, l’approvazione della proroga può avvenire per silenzio assenso. Tale procedura trova applicazione anche ai progetti in corso di realizzazione alla data di pubblicazione.

Per la richiesta di saldo saranno applicati i seguenti termini:
• per quanto concerne i progetti ammessi ad istruttoria e quelli in corso di realizzazione alla data del presente decreto, sono concessi altri 20 giorni in aggiunta ai 40 giorni inizialmente previsti;
• per quanto riguarda i progetti già terminati alla data del presente decreto, sono ammesse all’iter di valutazione le richieste di saldo già presentate, ma pervenute oltre il termine di 40 giorni;
• sono concessi altri 40 giorni di calendario, a partire dal 1° febbraio 2022, per presentare le richieste di saldo per le quali sia già concluso il termie di 40 giorni.

I datori di lavoro sono tenuti a presentare integrazioni e/o chiarimenti alla richiesta di saldo entro 30 giorni di calendario dalla data di richiesta di integrazioni e/o chiarimenti.
Fonte: © Team Formation – Riproduzione Riservata

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