08/03/2022
Fondo nuove competenze: in attesa di un decreto interministeriale
Il decreto milleproroghe – legge n.15 del 25 febbraio 2022 – consente di destinare le risorse previste dall’articolo 1, comma 324, della legge n.178/2020, all’ANPAL in modo da realizzare gli obiettivi del Fondo Nuove Competenze. Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del decreto fisco-lavoro collegato alla Legge di Bilancio 2022 – terminati il 15 febbraio – si attendeva un decreto interministeriale, non ancora emanato, che avrebbe dovuto ridefinire i seguenti punti:
• i limiti degli oneri finanziabili, prevedendo almeno gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione;
• le caratteristiche dei datori di lavoro che possono presentare la domanda, ponendo particolare attenzione a coloro che operano nei settori maggiormente interessati dalla transizione ecologica e digitale;
• le caratteristiche dei progetti formativi.
Al momento sono poche le probabilità che l’intervento del Fondo possa coprire al 100% il costo del lavoro per le ore di formazione. Probabilmente coprirà almeno gli oneri contributivi previdenziali e assistenziali. Si ipotizza ad un criterio di rimborso del costo orario entro un limite massimo ancora da definire, in modo da incentivare la crescita delle competenze delle qualifiche professionali meno elevate.
Il Fondo Nuove Competenze assume un ruolo importante sia per le imprese che per i lavoratori. Se da una parte le imprese hanno avuto l’opportunità di migliorare le competenze dei propri dipendenti, grazie ad un finanziamento del 100% delle ore destinate alla formazione; dall’altra i lavoratori hanno acquisito nuove conoscenze da poter sfruttare all’interno dell’azienda nonché all’interno del mercato del lavoro. Inoltre, i consulenti delle aziende hanno assunto e continueranno ad assumere un ruolo cruciale, in quanto grazie alla conoscenza di tale misura, potranno realizzare progetti di alto valore e beneficio per tutti.
• i limiti degli oneri finanziabili, prevedendo almeno gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione;
• le caratteristiche dei datori di lavoro che possono presentare la domanda, ponendo particolare attenzione a coloro che operano nei settori maggiormente interessati dalla transizione ecologica e digitale;
• le caratteristiche dei progetti formativi.
Al momento sono poche le probabilità che l’intervento del Fondo possa coprire al 100% il costo del lavoro per le ore di formazione. Probabilmente coprirà almeno gli oneri contributivi previdenziali e assistenziali. Si ipotizza ad un criterio di rimborso del costo orario entro un limite massimo ancora da definire, in modo da incentivare la crescita delle competenze delle qualifiche professionali meno elevate.
Il Fondo Nuove Competenze assume un ruolo importante sia per le imprese che per i lavoratori. Se da una parte le imprese hanno avuto l’opportunità di migliorare le competenze dei propri dipendenti, grazie ad un finanziamento del 100% delle ore destinate alla formazione; dall’altra i lavoratori hanno acquisito nuove conoscenze da poter sfruttare all’interno dell’azienda nonché all’interno del mercato del lavoro. Inoltre, i consulenti delle aziende hanno assunto e continueranno ad assumere un ruolo cruciale, in quanto grazie alla conoscenza di tale misura, potranno realizzare progetti di alto valore e beneficio per tutti.