15/09/2022

FNC: 1 miliardo per le nuove competenze

Per il Fondo Nuove Competenze è in arrivo 1 miliardo di euro, a comunicarlo è una nota ufficiale pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ancora atteso è l’ok definitivo del Ministero dell’Economia e delle Finanze così da consentire all’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) la pubblicazione del relativo Avviso. Sembra vicina la definizione del nuovo decreto FNC che delinea nuove e importanti novità sull’argomento.

La nuova dote sarà destinata alla copertura degli oneri collegati alla rimodulazione dei contratti con riferimento agli orari di lavoro, in modo da poter dare al lavoratore la possibilità di partecipare a nuovi percorsi di formazione. Cosa finanzierà il Fondo?

Verosimilmente, la dote finanziaria servirà a ricoprire la retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione per un totale pari al 60 per cento (in sostituzione del 100% previsto in precedenza); il 100% della copertura, invece, è destinato agli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate al percorso formativo (comprendenti la quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo).

Una importante novità è che viene premiato il datore di lavoro che contemporaneamente alla scelta di rimodulare (entro il 31 dicembre 2022) l’orario lavorativo per intraprendere percorsi di formazione nuovi, decide di ridurre l’orario normale di lavoro a parità di retribuzione complessiva, il tutto per almeno un triennio in favore di tutti i soggetti impiegati nell’azienda.

Nulla varia per l’erogazione del contributo, difatti, permane la possibilità di richiedere un’anticipazione (massimo del 40 per cento) mediante la presentazione di una fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa per garantire l’eventuale richiesta di restituzione della somma medesima. L’Inps sarà l’ente erogatore del versamento del saldo a rimborso degli oneri finanziabili. Per ogni istanza il contributo non potrà esser superiore a 10mln di euro.

In riferimento ai progetti formativi, si precisa che ne diminuisce la durata. Nel dettaglio, non sarà più di 250 ore massime ma avranno – per ogni lavoratore partecipe – una durata minima di 40 ore e un massimo di 200.

Tutti i progetti dovranno avere il fine di: conseguire una qualificazione completa o di singole competenze che la compongono e, di rilasciare un’attestazione finale (nel rispetto delle Linee guida adottate con il decreto interministeriale 5 gennaio 2021 e delle specifiche disposizioni regionali).

Cosa varia rispetto al bando precedente? L’impresa che fruisce del beneficio non potrà essere l’ente erogatore della formazione. Pertanto, per tutti i datori che non forniscono alcuna adesione ai fondi interprofessionali, la formazione dovrà essere erogata da enti accreditati a livello nazionale o regionale.

Secondo il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, questo strumento costituisce un elemento essenziale per far aumentare la produttività delle aziende accrescendo le competenze dei singoli lavoratori.
Fonte: © Team Formation – Riproduzione Riservata

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