05/10/2021
È possibile assegnare ai soci trasparenti il bonus Sud investimenti
Sostanzialmente, è ammesso il trasferimento del credito d’imposta dal soggetto trasparente ai suoi soci. In tal senso, attestato che l’attribuzione al socio non prospetta una cessione, non si incorre in alcuna violazione per i crediti, quali, crediti 4.0 e bonus Sud investimenti, che non possono essere oggetto di cessione.
Il Fisco, sin dal 2002, sulla base della soggettività passiva dei soci ai fini delle imposte sul reddito secondo il principio di trasparenza previsto dall’articolo 5 del TUIR, ha affermato che i crediti d’imposta maturati dalla società possono essere assegnati ai soci, precisando che, inversamente, si realizzerebbe una disparità di trattamento rispetto alle società di capitali.
Ciò è stato asserito da alcuni precedenti interventi di prassi relativi ai crediti d’imposta per gli incrementi occupazionali e per gli investimenti nelle aree svantaggiate di cui agli artt. 7 e 8 della legge 388 del 2000:
- risoluzione n. 120/E del 18 aprile 2002;
- risoluzione n. 286/E del 33 agosto 2002;
- circolare n. 48/E del 7 giugno 2002.
Inoltre, è stato ampiamente chiarito che la società nella dichiarazione dei redditi dovrà dare evidenza dell’attribuzione del credito e, nel contempo, il socio dovrà indicare nella propria dichiarazione la quota di reddito ricevuta.
L’orientamento generale dei documenti di prassi - successivamente confermato anche con la circolare n. 9/E dello scorso luglio (risposta 5.6.3) – era stato rappresentato già in precedenza con la risoluzione n. 163/E del 31 luglio 2003. Quest’ultima, utilizzando i medesimi termini dell’Erario, afferma che le agevolazioni concesse alle imprese in forma di crediti d’imposta, nel caso si tratti di società di persone, possono essere trasferite ai soci alle seguenti condizioni:
- si deve trattare di crediti d’imposta per i quali è previsto il riporto, al periodo d’imposta successivo, dell’eccedenza tra credito maturato ed utilizzato nel periodo oggetto di dichiarazione;
- la società di persone deve indicare in dichiarazione dei redditi, nel quadro RU del modello (…), il credito d’imposta maturato, quello utilizzato direttamente e quello attribuito ai soci, come chiarito nelle istruzioni al modello;
- le modalità di utilizzo del credito d’imposta stabilite dalla legge devono essere compatibili con l’attribuzione del credito ai soci; come nel caso in cui è previsto l’utilizzo del credito direttamente in dichiarazione dei redditi per compensare le imposte dovute, ovvero l’utilizzo in compensazione ai sensi del d.lgs. n. 241/1997;
- se la norma agevolativa prevede un limite temporale di utilizzo del credito (…) tale limite temporale continua a valere anche per l’utilizzo del credito attribuito al socio. A tal fine, tra i dati richiesti nei modelli di dichiarazione, c’è anche l’indicazione dell’anno di insorgenza del credito in capo alla società.
In ordine al trasferimento dei crediti d’imposta delle società ai soci, si ricorda che l’Amministrazione finanziaria, con la Risposta ad interpello n. 85 del 5 marzo 2020, richiamando la prassi suesposta, ha affermato la legittimità dell’attribuzione al collaboratore dell’impresa familiare e ai soci di società di persone del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.
Si precisa che per tutti i soggetti trasparenti, come anche per società di persone ed s.r.l. (con questo particolare regime di tassazione) vale quanto suesposto. Inoltre, la compilazione del quadro RU in dichiarazione dei redditi del soggetto trasparente e del socio assegnatario è fondamentale al fine di perfezionare l’assegnazione del credito.