15/11/2021

Bonus investimenti 4.0: dimezzato con la legge di bilancio 2022

Fortemente indebolito, in presenza di carenza della liquidità sistemica, il bonus per investimenti in beni strumentali, questo è quanto traspare dal disegno di legge della legge di bilancio 2022.
Eppure, negli ultimi anni, la misura è stata ben voluta dalle imprese che ne hanno avanzato le richieste.
Nel dettaglio, nel capo dedicato alle “misure per la crescita e per il sostegno alle imprese” al titolo III, l’articolo 9 conferma che il bonus per investimenti in beni strumentali ordinati - ovvero quelli non compresi negli allegati A e B della L. 232/2016 perché non aventi le caratteristiche per essere delineati come beni 4.0 (ad alto contenuto tecnologico) – spetti anche per il 2022 senza alcuna proroga per gli anni successivi.
Pertanto, per ricevere un credito del 6% per gli investimenti in beni materiali ed immateriali ordinari, i professionisti e le imprese avranno tempo fino al 31 dicembre 2022 o, qualora abbiano già effettuato il pagamento del 20% di acconto e l’ordine sia stato accettato dal fornitore, fino a giugno 2023.
Alcuna proroga è prevista per il Bonus investimenti in beni da “smart working” che sarà attivo fino al 31 dicembre 2021.
Il discorso cambia per gli investimenti in beni 4.0 e non vi è nessuna notizia positiva in merito, infatti, l’aliquota subisce una decisa riduzione.
Rammentiamo che la legge di bilancio 2021 prevedeva che il credito d’imposta per investimenti in beni materiali 4.0 spettava nella misura del:


  • 40%, per gli investimenti effettuati nel 2022 e non prenotati nel 2021, fino a 2,5 milioni di spesa;
  • 20%, per gli investimenti da 2,5 a 10 milioni;
  • 10%, per la quota di spesa tra 10 e 20 milioni.

La nuova legge di bilancio, invece, oltre ad abbassare notevolmente il limite di spesa unificandolo per tutti gli anni dal 2022 al 2025, dimezza tutte le aliquote.
Pertanto, se in precedenza era possibile effettuare investimenti in beni materiali 4.0 con un massimale di 20 milioni annuo e un’aliquota massima del 50%, oggi si potranno effettuare uguali investimenti con un massimale di 20 milioni per quattro anni (dal 2023 al 2025) ma con un’aliquota massima del 20%.
Per quanto riguarda, invece, gli investimenti in beni immateriali 4.0, la nuova legge di bilancio chiarisce un punto inerente quella precedente, precisando che il massimale di 1 milione di euro non costituisce un limite da applicare all’interno del periodo ma un limite annuale.
Dunque, per le imprese sarà possibile fruire di:


  • un credito del 20% per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2023 (o per gli investimenti prenotati entro tale data fino al 30 giugno 2024) con un massimale di 1 milione annuo;
  • un credito del 15% per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2024 (o entro il 30 giugno 2025) nel limite massimo di costi assimilabili ammissibili pari a 1 milione di euro;
  • un credito del 10% per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025 (o entro il 30 giugno 2026) nel limite massimo di costi assimilabili ammissibili pari a 1 milione di euro.
Fonte: © Team Formation – Riproduzione Riservata

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