19/06/2023

Addio Anpal: il ministro Calderone con un colpo di spugna incamera presso il Ministero i progetti e i fondi del Pnrr

Con una notizia apparsa il 15 giugno sul quotidiano “la Repubblica” e ripresa su altre testate giornalistiche apprendiamo che il Governo, ad opera del nuovo ministro del Lavoro Marina Calderone, con un colpo di spugna sopprime l'Anpal, l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro nata nel 2015 col Jobs Act.

Le funzioni e il personale dell’Agenzia saranno spostate all’interno del Ministero del lavoro che, per l’occasione, costituisce tre nuovi dipartimenti: politiche sociali, politiche del lavoro e previdenziali, amministrazione e banche dati.

Nel 2015 si inizia a parlare di Politiche Attive, in Italia abbiamo solo “sulla carta” la misura nazionale dell'Assegno di Ricollocazione. Nel 2017 l'Anpal, in ritardo di due anni sulla norma, con la delibera n.1 inizia a muovere i primi passi verso il periodo sperimentale della misura. Inizia così una timida fase, tra tentativi di ricollocazioni di giovani madri e di ex dipendenti della Almaviva. Voci di corridoio, insistenti, ne iniziano però ad annunciare l'entrata a regime in pompa magna per quella stessa estate. Dopo un’attesa silenziosa, con delibera, viene fissata la data di avvio della fase a regime per il 3 marzo 2018. Quel giorno arriva, ma dell’AdR non si hanno tracce. Un mese dopo, con altra delibera, la data di avvio della misura viene nuovamente rinviata. L’AdR sarebbe partito a maggio 2018, ovvero, un possibile giorno, a scelta, tra il 1° maggio e il 31 maggio. L'11 maggio 2018, l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive, comunica finalmente sul proprio sito internet la conclusione dei test informatici, all’esito dei quali viene messo online il nuovo Sistema di gestione dell’Assegno di ricollocazione, ufficializzandone la partenza per il 14 maggio 2018. Il 14 maggio 2018, alle 22:00, l'ANPAL ce la fa e l'AdR è a regime! Dal 15 maggio 2018 in poi, il Sistema di gestione dell'AdR non ha mai funzionato correttamente, bloccandosi sin dalle prime fasi del processo, nonostante tre anni di test informatici.

Contestualmente alla faticosa fase di sperimentazione informatica, dal 13 novembre 2018 per comunicare con l’Anpal, viene attivato il nuovo sistema di Help Desk, utile per richiedere informazioni o assistenza di natura amministrativa, normativa e tecnica.

Affiancato al numero unico per il lavoro 800.00.00.39 (gratuito quanto tristemente inutile, attivo dalle ore 9.00 alle ore 18.00, dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi), diventa possibile, sempre solo nella teoria, utilizzare anche la nuova casella di posta elettronica info@anpal.gov.it, della quale, sfortunatamente, negli anni si ricordano pochissime risposte utili.

Nel mese di maggio del 2020, ad opera dell’ex ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, nasce la misura del Fondo Nuove Competenze finalizzata a consentire la graduale ripresa delle attività lavorative in vista della ripartenza dopo l’emergenza epidemiologica da COVID-19. L’Anpal con l’Avviso n.461 del 4 novembre 2020, approva il decreto direttoriale per dare finalmente attuazione al Fondo.

Dal 2020 ad oggi, passando dalla gestione del Reddito di Cittadinanza alla famosa e utopica piattaforma per l’incrocio della domanda e offerta di lavoro, l’Agenzia Nazionale per le politiche Attive del Lavoro continua a mostrare tutti i suoi limiti e non accenna ad alcun miglioramento.

La notizia della sua soppressione non ci sorprende, raramente avevamo assistito ad un fallimento di tale portata. Diamo così finalmente l’addio all’ANPAL e siamo certi che difficilmente ne sentiremo la mancanza.
Fonte: © Team Formation – Riproduzione Riservata

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